Articolo pubblicato il 2 Dicembre 2025 Tempo di lettura: 2 minuti

I problemi gastrointestinali del turista 

Ogni anno circa 10 milioni di persone (fra il 20% e il 40% dei viaggiatori internazionali) soffrono della diarrea del viaggiatore che in America viene definita anche “vendetta di Montezuma”
Questa sindrome è caratterizzata da tre, quattro o più evacuazioni di feci non formate o liquide nell’arco delle 24 ore spesso associate da crampi, gonfiori addominali, nausea, malessere generale, talvolta vomito, febbre e brividi. Le forme possono essere lievi, moderate o gravi e possono anche rovinarti la vacanza. E’ facile soffrirne nei Paesi in via di sviluppo, nei Paesi tropicali, sub-tropicali o equatoriali. 

Fattori di rischio (Fonte: Castelli & Carosi, Chemotherapy, 1995) 

  • Destinazione 
  • Paese d’ origine 
  • Precedenti esposizioni 
  • Durata del viaggio 
  • Stato socio-economico 
  • Età 
  • Stagione 
  • Modalità di viaggio 
  • Tipo di alloggiamento 
  • Errori dietetici 
  • Pasti in luoghi pubblici 
  • Malattie gastroenterologiche preesistenti 

Perché sopraggiunge? 

Nella maggior parte dei casi i responsabili della diarrea del viaggiatore sono i batteri, virus e più raramente i parassiti per quali il sistema immunitario di noi turisti occidentali non ha sviluppato sufficienti difese. 

Come avviene il contagio? 

Il contagio avviene principalmente per via orale o tramite contatto diretto con un oggetto contaminato. I veicoli di trasmissione sono quindi molti: mani sporche, oggetti non puliti (stoviglie, asciugamani, etc.), mosche, acqua infetta. 

Come prevenirla? 

Profilassi farmacologica: prima di partire per paesi ad alto rischio è bene informarsi sugli eventuali vaccini da fare o farmaci da assumere. Possono essere utili anche i fermenti lattici (probiotici). 
Igiene personale: lavare le mani con il sapone senza esagerare in quanto altera la flora batterica cutanea; prestare attenzione nei bagni pubblici evitando di toccare le sedute dei water. 
Bere consapevolmente: preferire acqua e bevande confezionate ed evitare il ghiaccio. Dovesse essere disponibile solo acqua corrente sarebbe bene farla bollire per un minuto. 
Mangiare consapevolmente: non consumare cibi crudi e in generale uova, carne, pesce e frutti di mare poco cotti; sbucciare sempre la frutta. 

Come curarla? 

Oltre a cercare di bere molto bisognerà utilizzare integratori a base di sali minerali in quanto la diarrea porta disidratazione. In mancanza di sali minerali si può bere un litro d’acqua con un cucchiaino di sale e due di zucchero. 
Se poi nell’arco di 24 ore i sintomi non si sono attenuati è bene rivolgersi ad un medico locale per farsi prescrivere dei farmaci.